L’ingrandimento del seno (mastoplastica additiva) è sicuramente l’intervento di chirurgia estetica più eseguito al mondo. Avere un seno bello, proporzionato ed armonico è il sogno di tutte le donne.

Purtroppo sono molti i miti da sfatare che si accompagnano alle protesi del seno e che spesso frenano o spingono erroneamente le pazienti a sottoporsi ad un intervento del genere.

Innanzitutto le protesi del seno non scoppiano in volo o sottacqua. Le protesi di qualità vengono sempre sottoposte a numerosi stress-test di temperatura e pressione che devono essere superati prima di essere commercializzate.

Il seno non diventa più freddo con le protesi, infatti pelle muscolo e ghiandola consentono al seno di mantenere una temperatura come quella di un seno non rifatto.

Le protesi non causano il tumore del seno. Sono ormai migliaia gli studi che provano scientificamente la NON correlazione tra mastoplastica addiitva e neoplasie

I punti sopracitati sono quelli che più frequentemente creano dubbi e confusione, ma è anche doveroso ricordare che ingrandire il seno non è un gioco e questo fatto non deve essere sottovalutato in alcun modo.

Oggigiorno purtroppo, esistono realtà commerciali che banalizzano questa operazione facendo passare l’idea che andare in sala operatoria sia un pò come andare al centro commerciale: NON E’ COSI ed occorre diffidare di chi fa simili affermazioni!

Alcune compagnie si organizzano in modo tale da puntare sulla quantità degli interventi piuttosto che sulla qualità degli stessi.
In queste realtà chirurghi sotto pagati, sono spinti ad operare più pazienti possibile in una unica seduta operatoria mettendo a serio rischio non solo la loro incolumità, ma anche il risultato finale perchè, anche la concentrazione del chirurgo più capace, viene inevitabilmente meno dopo molte ore di lavoro.

L’augurio è che non sia la pubblicità a portare alla decisione finale dell’intervento, ma la visita approfondita del chirurgo estetico che deve chiarire ogni aspetto ed ogni dettaglio, non trascurando mai nemmeno quello psicologico.

Il professionista serio non è quello che sottovaluta il procedimento, facendolo sembrare come una specie di gioco, ma quello che senza inutili allarmismi spiega con tempo e capacità di ascolto tutto il percorso: dagli esami pre-operatori, alla tecnica chirurgica, al decorso post-operatorio, sino ad informare con correttezza sulle rare ma possibili complicanze.

Il mio auspicio è quello di portare a tutti, professionisti e pazienti,  la giusta sensibilità su questi temi perchè si possa ritrovare quell’etica e quello scrupolo che rendono la chirurgia estetica un po l’arte della perfezione puntando più sulla qualità che “sulla componente economica” di questa meravigliosa professione.

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