Gli aspetti e le cause dell’invecchiamento del viso sono molteplici e si manifestano con le rughe, le macchie, i capillari, l’ispessimento .
della trama cutanea, la perdita del tono, l’aumento della lassità cutanea.
Alla base di questo invecchiamento ci sono dei meccanismi intrinseci, legati a fattori genetici, ma c’e spesso anche un importante fattore estrinseco legato a tutti i meccanismi di ossidazione cellulare: il sole, lo stress, il fumo, l’eccessiva attività fisica, una non corretta alimentazione, ecc.. L’invecchiamento cutaneo si manifesta con la presenza di numerosi segni quali:
– discesa della cute e dei tessuti molli del volto, cui conseguono:
– accentuazione dei solchi naso-genieni
– accentuazione dei solchi presenti a lato delle commessure labiali (“marionette”)
– appiattimento degli zigomi
– alterazione del profilo della mandibola, con “guance a bulldog” e solchi paramentonieri
– bande della faccia anteriore del collo (“collo da tacchino”)
– comparsa di difetti superficiali:
– rughe
– macchie brune, discheratosi
– dilatazione di capillari e couperose
– aumento del diametro dei pori cutanei
– accentuazione delle rughe dinamiche (“rughe d’espressione”)
– “zampe di gallina”
– rughe del labbro superiore (“codice a barre”)
– rughe frontali e glabellari
Per ovviare a ciascuno degli inestetismi descritti abbiamo oggi a disposizione una serie di metodi non chirurgici, talora utilizzati in associazione:
I FILLERS
I fillers sono lo strumento principe per il trattamento delle rughe nasolabiali ma servono anche per modellare i volumi del viso. Il filler -comunemente l’acido ialuronico- riempe i solchi nasogenieni ma viene utilizzato anche per correggere la depressione sotto l’angolo della bocca (ruga della “marionetta”),per riempire lo zigomo,per colmare le depressioni sottoorbitali e anche per trattare le rughe di espressione che diventano così meno visibili a riposo. L’acido ialuronico è uno strumento assolutamente sicuro,in quanto ,essendo un costituente naturale della cute,non è in grado di provocare reazioni allergiche.
L’ACIDO POLILATTICO
Il polilattico è uno strumento molto originale in quanto a differenza dei fillers non riempe la ruga o un solco ma stimola ,tramite una reazione da corpo estraneo,la produzione di collageno da parte della cute. Questo contribuisce a tonificare il viso e a rassodare i tessuti. Se preparato in maniera adeguata e utilizzato correttamente,non presenta rischi di nessun tipo.
I PEELINGS
Il peeling chimico, chiamato anche chemoesfoliazione, chemochirurgia o dermapeeling, è l’applicazione di uno o più agenti esfolianti alla pelle, , che ottengono come risultato la distruzione di porzioni di epidermide e / o del derma con una conseguente rigenerazione di nuovi tessuti epidermali e dermali. I vari agenti in uso possono essere catalogati secondo la profondità dello strato cutaneo che raggiungono.
Il peeling superficiale o leggero prevede il raggiungimento del derma superficiale; il fatto di raggiungere il derma reticolare più superficiale è considerato un peeling di media profondità; e un peeling profondo è proprio del reticolo medio del derma. Il peeling chimico può essere utilizzato per il photoaging, includendo le cheratosi attiniche, l’elastosi solare, le lentiggini e rughe dovute al sole ; disturbi riguardanti la pigmentazione, che includono il melasma, cambiamenti della pigmentazione postinfiammatoria, e altre discromie della pigmentazione, cicatrici superficiali, acne vulgaris, rosacea e milia.
LA DERMOABRASIONE
La dermoabrasione è il trattamento chirurgico secondo cui la cute subisce un processo di abrasione di solito mediante la rapida rotazione di uno strumento abrasivo come una spazzola munita di filo metallico, una fresa di diamante o una ruota dentellata. Questo processo rimuove l’epidermide e il derma superficiale ed è impiegato per trattare una grande varietà di condizioni dermatologiche. La dermoabrasione può essere impiegata per trattare una varietà di cicatrici, includendo cicatrici traumatiche, da acne e chirurgiche oltre a trattare lentiggini superficiali , cheratosi attiniche, tatuaggi dermali decorativi e traumatici, e molto più di frequente, le rughe facciali, in modo particolare nella regione periorale. Dal momento che la dermoabrasione è un fenomeno meccanico, la profondità della desquamazione è maggiormente controllabile rispetto al peeling; in tal modo, la guarigione è più veloce e con meno problemi.
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